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"...Per entrare nei versi e nel verso di Gaia bisogna essere un po' granchi nell'onda, in attesa. Non troppo sotto al livello del mare, né troppo in superficie. Gaia è poetessa per eccesso e per difetto, e l'onda non si ferma mai... Gaia prende contemporaneamente le distanze e le vicinanze, o aderenze, a ciò che sente, pensa, scrive. La poesia ondeggia in questi interstizi". (Oliviero Beha)